Cari tutti, The Americans è
una serie che inizia a piacermi davvero tanto, e accenno un paragone con i
Soprano.
Le trame di questa serie non sono trascurabili, anzi: la costruzione e
risoluzione dell’intreccio è sempre ordinata, precisa, adulta. Non c’è mai
spazio per semplificazioni e spiegazioni, e si parla chiaramente a un pubblico
attento e appassionato. Parlo per esperienza: io ho l’attenzione di
un bambino di 5 anni, e perdo dettagli qui e là e di ogni episodio sono
costretto a fare sempre e almeno il bis. Con The Americans mi
capita spesso, perché la quantità di nomi e fatti, di storia e trama, figure
storiche e personaggi di finzione che passano sullo schermo è importante. Per
dire, m’ero perso i Beeman che, a cena, chiacchierano della morte di John Belushi.
Tornando al punto: non sto dicendo che le trame di The Americans siano
trascurabili. È solo che i personaggi e i
rapporti tra i personaggi mi hanno preso così tanto che mi dimentico di star
guardando una spy story. Così come con i Soprano mi dimenticavo di essere di
fronte a uno splendido gangster movie perché era troppa assai
la felicità di star lì a guardare il più grande family drama di tutti i
tempi. Insomma, io lo intendo come un complimento. Voi lo guardate ? Non
ditemi che ve lo state perdendo !