martedì 22 aprile 2014

GLI AMERICANI




Cari tutti, The Americans è una serie che inizia a piacermi davvero tanto, e accenno un paragone con i Soprano.
Le trame di questa serie non sono trascurabili, anzi: la costruzione e risoluzione dell’intreccio è sempre ordinata, precisa, adulta. Non c’è mai spazio per semplificazioni e spiegazioni, e si parla chiaramente a un pubblico attento e appassionato. Parlo per esperienza: io ho l’attenzione di un bambino di 5 anni, e perdo dettagli qui e là e di ogni episodio sono costretto a fare sempre e almeno il bis. Con The Americans mi capita spesso, perché la quantità di nomi e fatti, di storia e trama, figure storiche e personaggi di finzione che passano sullo schermo è importante. Per dire, m’ero perso i Beeman che, a cena, chiacchierano della morte di John Belushi. Tornando al punto: non sto dicendo che le trame di The Americans siano trascurabili. È solo che i personaggi e i rapporti tra i personaggi mi hanno preso così tanto che mi dimentico di star guardando una spy story. Così come con i Soprano mi dimenticavo di essere di fronte a uno splendido gangster movie perché era troppa assai la felicità di star lì a guardare il più grande family drama di tutti i tempi. Insomma, io lo intendo come un complimento. Voi lo guardate ? Non ditemi che ve lo state perdendo !

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