lunedì 5 maggio 2014

RENZI, UN VERO POLITICO DI SINISTRA?




Prima di parlare di Renzi devo fare una premessa. Che aspetto può avere una politica economica di sinistra nel contesto attuale? Per contesto attuale, intendo i vincoli dell’unione monetaria e i margini ristretti in cui si muovono le democrazie europee. I margini, in Italia in particolare, sono minimi: instabilità finanziaria e poco consenso interno. La politica possibile dentro questi margini difficilmente potrà essere veramente di sinistra. Però dobbiamo dire intanto che il governo Renzi è un governo politico. In esso cioè il partito più importante della maggioranza, il Pd, impone la linea, e gli altri seguono, come dovrebbe essere naturale. Prima questo non succedeva. Ora sì, grazie a due fattori: Renzi, fa alleanze su due lati, per tenere in scacco tutti, e capisce benissimo gli umori dell’opinione pubblica, mettendo le altre forze politiche di fronte al ricatto: “o si fa così, o si va tutti a casa, perché gli Italiani non lo capirebbero”.Dentro i limiti che abbiamo detto,Renzi cerca di fare una politica economica espansiva, usando la spesa pubblica. Il suo progetto mi interessa e lo seguiro’ con attenzione. Voi che pensate di lui ? MC

3 commenti:

  1. Nicolas5/20/2014

    Ciao Marie-Christine,
    Il tuo testo su Renzi è molto interessante. Per te, Renzi sarebbe quindi un premier di « sinistra » ? Io lo trovo piuttosto centrista, nella sua politica economica, esattamente come Monti o Letta. La differenza fondamentale con la Francia, è che quando Renzi è arrivato al potere, il debito pubblico italiano era già sotto il 3% ! il debito italiano totale è evidentemente importante (130%), ma il suo aumento (cioe il debito pubblico annuale) è molto più lento della Francia. L’Italia ha fatto più riforme di noi, e quindi è più facile per Renzi criticare i 3%, poiché suo paese è già al 2.6% , e in più, l’Italia ha un eccedente primario, cioè significa che il bilancio è in equilibrio senza gli interessi sul debito totale. Questo significa nient'altro che l’Italia potrebbe vivere senza i mercati finanziari; in Francia, anche senza il « carico degli interessi » non siamo in equilibrio. In questo contesto, mi sembra normale che l’Europa non sia d’accordo che noi non facciamo qualche sforzo, come tutti !
    Per tornare a Renzi, c’è certamente un cambio di stile, e Renzi sembra pronto a prendere dei rischi, ma alla fine non so esattamente se si tratta di veri rischi, o di commedia dell’arte. Le sue due più grandi sfide sono 1. cambiare le regole del mercato del lavoro 2. cambiare il « porcellum » e fare l’ « italicum » . Sulla prima parte, non so se succederà, Luca dovrà spiegarci. E sulla seconda è ancora più complicato, perché la costituzione della seconda repubblica italiana è fatta per evitare il ritorno del fascismo. E difficile per un straniero come me capirne tutte le sfumature. Alla fine, il successo di Renzi si misurerà anche, secondo me, dalla sua fermezza di fronte alle tre piaghe dell’Italia che sono:
    1 l’influenza della camorra
    2 l’influenza della chiesa cattolica
    3 l’influenza dei vecchi/giovani comunisti, dell'estrema sinistra
    Spero di aver presto il piacere di leggerti

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  2. Caro Nicolas,
    Nemmeno io conosco abbbastanza la politica italiana, ma mi sembra che Matteo Renzi sia da tempo perseguitato da un luogo comune : "Non è uno di sinistra". Come se per essere di sinistra conti vestirsi in un certo modo, guardare certi film e frequentare alcuni posti e non altri. Invece essere di sinistra, nella mia opinione, significa avere un'idea della società che tende a chiudere la forbice fra chi guadagna di più e chi di meno. Ebbene, se utilizziamo questo parametro , il premier è uno di sinistra. Gli 80 euro in più in busta paga, la riduzione delle spese militari, la riduzione dei finanziamenti alla rai e ai giornali (mi sono documentata per dire questo), sono tutte operazioni in questo senso.
    Lo stile è sicuramente cambiato, se si pensa anche alle operazioni politiche pubblicitarie : gli stipendi dei dirigenti pubblici a un tetto massimo di 240mila euro, la vendita delle auto blu etc. Hai ragione quando dici che le sfide sono tante, ma lui mi sembra migliore di chi lo ha preceduto.

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  3. Cara MC, non vedo in Renzi assolutamente un uomo di sinistra: lui è di sinistra quando gli conviene, così come di destra, basta vedere il patto con Berlusconi su questa legge elettorale pessima. Stiamo ripetendo lo stesso errore che è stato fatto con Berlusconi, cioè sottostimare la persona . Renzi ha molte caratteristiche discutibili, non sono d'accordo nè sul suo metodo nè sul suo programma, ma soprattutto secondo me non bisognerebbe comportarsi con lui come con Berlusconi. Quante volte abbiamo sentito la fatidica frase « tanto presto cade da solo »: venti anni sono passati, e Berlusconi non è ancora caduto.

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