Ciao a tutti,
vorrei aprire su questo blog uno spazio di consigli di lettura. Ecco il
mio primo contributo a proposito di Viviane Élisabeth Fauville, il memorabile
esordio romanzesco di Julia Deck
La protagonista è una quarantenne di estrazione alto borghese,
responsabile della comunicazione per una nota azienda di costruzioni, la Bétons
Biron, e madre da alcuni mesi, la quale, all’improvviso, in un pomeriggio di
novembre, uccide il suo psicoanalista accoltellandolo. La singolarità del libro
di Julia Deck risiede innanzitutto nelle modalità del racconto: nel romanzo si
alternano la prima, la seconda e la terza persona singolare, nonché la prima e
la seconda persona plurale, il vous francese, mantenendo il romanzo aperto alle
più diverse interpretazioni. Al contrario di quel che accade nei noir che siamo
abituati a leggere, in Viviane Élisabeth Fauville la suspense è affidata non
tanto alla trama, e dunque alla successione dei fatti, quanto alla decifrazione
e all’interpretazione di questi fatti. La nevrosi della protagonista finisce
per contagiare la narrazione stessa, che perde la propria linearità: non solo
passato e presente tendono a confondersi ma ogni vicenda è filtrata dal
delirio, a tratti allucinatorio, di Viviane. In questo senso questo libro può essere avvicinato
ai migliori film di David Lynch . Ve lo consiglio
caldamente, e quando lo avete letto potreste scrivermi cosa ne pensate !
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