lunedì 20 ottobre 2014

BENVENUTO VLAD



 
Ciao a tutti !
Mi chiamo Vlad.
Ho quarantatre anni. Lavoro a Parigi in una società di fabbricazione di confezioni. La mia famiglia vive a Londra. Resto a Parigi fino a venerdì e passo il fine settimana a Londra con la famiglia.
Mi piace viaggiare. Viaggio molto per lavoro in tutto il mondo.
Il mio ultimo viaggio di piacere è stato a Porto Recanati nelle Marche. In Italia ho visitato per le vacanze Milano, Verona, Venezia, Como, Firenze, Pisa, Bologna, Pompei, Napoli, Vicenza, la Sardegna, Ancona etc Vorrei visitare la Sicilia e la Liguria.Studio l’Italiano perché amo la musicalità della lingua. Inoltre l’Italia è la mia nazione preferita.

A presto

IL VIAGGIO A ROUEN



Sono andato a Rouen qualche giorno fa per fare un corso alla scuola d’architettura. Ne ho approfittato per visitare di nuovo la città e soprattutto vedere la pinacoteca che non conoscevo. Malgrado le distruzioni dell’ultima guerra, Rouen è ancora una bella città con le sue antiche case (certamente restaurate), attorno alla cattedrale, fra le chiese di Saint Maclou e Saint Ouen, accanto al palazzo di giustizia. Anche i quartieri ricostruiti dopo la guerra sono interessanti, tipici dell’architettura degli anni cinquanta, in particolare la chiesa dedicata a Jeanne d’Arc, un edificio degli anni sessanta, che potrebbe fare pensare ad un drago. Bisogna anche visitare la stazione, un bell’esempio dello stile Art Nouveau. Ma Rouen rimane soprattutto una città gotica, e oltre alla magnifica cattedrale occorre vedere la chiesa di Saint Maclou con la sua facciata favolosa.
Nella pinacoteca di Rouen si trova un capolavoro, il famoso quadro di Caravaggio, una rappresentazione del Cristo legato alla colonna, frustato dai carnefici. La pittura è proprio stupenda. Certo, si ritrova la luce particolare del pittore, con l’uso del chiaroscuro. Ma più ancora ci affascina l’aspetto carnale del corpo del Cristo che sembra essere vivente. L’atteggiamento del Cristo è insolito, il tronco quasi frontale con la testa inclinata verso il bordo del quadro, con l’espressione di qualcuno che è non solo stanco, ma anche gia lontano da lì. Nel frattempo i carnefici sembrano annoiarsi. In fin dei conti, la scena pare una scena di tortura prosaica, con delle personne ordinarie che sembrano partecipare a una pièce, in cui recitano la storia della sofferenza umana.
Vale la pena andare a Rouen anche solo per vedere questo quadro…

lunedì 13 ottobre 2014

LE CINQUE TERRE AD AGOSTO: IL NUOVO PARCO DEI DIVERTIMENTI



Quest’estate ho passato una settimana con un'amica a Riomaggiore.
Da molto tempo, volevo di visitare le Cinque Terre. Mi ricordavo quando avevo fatto il primo viaggio in treno per andare a Pisa. Ero curioso di vedere quegli strani paesi, nascosti nella montagna, di cui si vede solo qualche scorcio fra due tunnel. Avevo sentito parlare delle Cinque Terre come un sito straodinario, quasi selvaggio, molto tempo fa... 
Prima di arrivare, a Nizza, una donna ci ha detto che aveva trovato il paesaggio austero. 
Il prezzo della piccola casa che abbiamo affittato era un pò caro, ma la terrazza con la vista, di fronte al mare era stupenda !
Riomaggiore è un vecchio paese, un piccolo porto, costruito su un ruscello diventato la strada principale. Le case sono serrate sui pendii delle montagne. Niente è in orizzontale, bisogna sempre salire e scendere ! Il paese è separato nei due lati dalla ferrovia, perchè solo il treno unisce i cinque paesi. Si può anche andare al paese vicino attraverso la montagna (tanti gradini), o ancora con le barche.
Dunque i turisti (me compreso) sono dappertutto. Ogni giorno migliaia di turisti, inglesi, cinesi, giapponesi, tedeschi, francesi e soprattutto americani, arrivano in stazione, a piedi dalla montagna, dal mare e con la macchina per la strada. Invadono tutte le vie, i vicoli, le scale, le spiagge, cercando il cibo, i gelati, le bibite, ma dappertutto il « genius loci », il gusto del pittoresco, il fascino dell’autentica Italia.
Suppongo che l’inverno, Riomaggiore sia quasi morto, ma che spettacolo senza i turisti !

lunedì 6 ottobre 2014

LA VITA NATURISTA



È una delle cose che dovrebbe essere più semplice, una cosa che molte persone vorrebbero provare ma non osano: il naturismo. Un sondaggio mostra che più del 15% dei francesi vorrebbero provarlo. La mia opinione è che sono molto più numerosi. L'ho scoperto all'età di 15 anni, su una spiaggia della Costa Azzurra. L'esperienza di nuotare senza costume da bagno è proprio incredibile. Non si potrebbe pensare che un pezzettino di stoffa può cambiare tutto. Improvvisamente, quando siamo svestiti, tutto cambia. Abbiamo la sensazione che tutte le frontiere scompaiono. Non c'è più nessuna differenza tra me, le altre persone e l'ambiente. Il rispetto dell'ambiente, una vita più  vicina alla natura, meno stress, molta più di uguaglianza tra le persone, sono cose che sentiamo ogni giorno. Il naturismo è tutto questo, e molto di più. L'avete mai provato?
Ci sono molte maniere di cominciare. Da soli, su una spiaggia. La Francia è uno dei paesi che ne ha di più. Con amici o con la propria famiglia, in un centro (ci sono posti veramente meravigliosi in Francia, in Spagna e in Europa). Si può anche provare a Parigi, alla piscina che propone 3 serate naturiste a settimana.
Il naturismo può essere considerato come una filosofia, come un stile di vita. Personalmente, non ho bisogno di una giustificazione o di spiegazioni. Mi bastano la gioia e la soddisfazione che questa esperienza mi procura. La nostra educazione ha creato delle barriere artificiali che non sono buone per l'equilibrio. Le persone sono troppo preoccupate dal loro aspetto, dalla loro età, dal loro peso, dai loro abbigliamento. È tempo di accorgersi che tutte le cose che consideriamo come importanti non lo sono affatto. Tuttavia la libertà, l'uguaglianza, la fraternità sono dei valori semplicissimi che andrebbero vissuti semplicemente. Il naturismo è un modo di dire "io sono così, e basta". È una delle forme più forti e più belle di accettazione degli altri e di sé.
Conosco molte persone che hanno tentato l'esperienza e che non vorrebbero tornare indietro. Siete tentati? Quando cominciate? Philippe R

domenica 5 ottobre 2014

IL NOME DELLA ROSA



Il romanzo si apre con l’inizio di una storia scritta su un diario. Lo scrittore è un monaco del monastero di Melk, che è sul punto di morire. La vicenda si svolge in un’abbazia il  cui nome è tenuto segreto. Siamo nell’anno 1327.Maxime