domenica 29 settembre 2013

L'ANIMALE



Alla fine di Agosto, guidavo di notte con la famiglia quando abbiamo attraversato una foresta vicino a casa. All’improvviso abbiamo avuto un piccolo incidente stradale : Una cerva è andata a sbattere contro la macchina !
È morta sul colpo, ed ho dovuto portarla sul bordo della strada.
Siamo rimasti un pò scioccati, ma fortunatamente nessuno si è fatto male.
Il paraurti e il radiatore della climatizzazione hanno protetto il motore. Da quella notte, ho fatto riparare il motore, ma la climatizzazione non funziona più.
L'assicurazione non ha rimborsato niente perché non eravamo assicurati contro "ogni rischio."
Ma conseguenza dell'incidente: Rivediamo sempre il sangue dell'animale, e da quel giorno, non mangiamo più carne. Siamo diventati quasi-vegetariani!
Grazie, a presto

Philippe


mercoledì 25 settembre 2013

STORIE DIVERTENTI



 
Ciao a tutti

Nel febbraio 1994, la mia amica Marinette ( all’età di 55 anni ) mi scrive dicendomi che è sommersa dal lavoro scolastico di maestra, anche perché deve occuparsi da due anni di sua nipote pur non avendone piu l'età.
Quel giorno ha tempo di scrivermi, poiché è in clinica e si è appena tolta una vite e una rondella che le avevano messo nel ginocchio, l'anno prima. Ecco come è successo questo incidente :
Una sua amica parte in vacanza, ma ha dimenticato di fare la denuncia dei redditi, quindi supplica Marinette di farla al suo posto. Lei va a casa della sua amica, entra nella stenza dove  si trovano i documenti necessari. Meccanicamente, richiude la porta dietro di lei. Allora, si accorge che non c'é una maniglia per riaprirla !! Eccola rinchiusa ! Poiché la finestra non è alta, salta...
 Risultato :
1/ una frattura della tibia, un'operazione, 3 mesi senza posare il piede, piu 2 mesi di rieducazione.
2/denuncia dei redditi non fatta... La sua amica è dovuta ritornare per farla e soprattutto occuparsi attivamente di Marinette, cane, gatta e nipote inclusi !
3/   Congedi per malattia dimezzati per un anno...
Marinette conclude la sua lettera: divertente, no?

Avete delle storie divertenti da raccontare? Delle storie quotidiane che vi sono accadute davvero ?

A presto Agnès


Bulle e pupe: storie di bambine che odiano le bambine



Roma. Dall’angolo opposto della classe Martina guarda Viola e il gruppetto delle «splendide» che al momento della ricreazione sono riunite tutte in cerchio. «Vuoi far parte del nostro gruppo? Vuoi essere mia amica, sì o no?» la scuote. Fa un cauto cenno di sì con la testa. «Allora leccami le scarpe. Ma non sopra, sotto ». Ci siamo, è la prova della «sottomisione
» per entrare nel club. E Martina esegue. Salvo poi raccontarlo alla mamma che furibonda piomba nella classe di V elementare di questa scuola del Nord per parlare con la maestra. Proprio così. Se un tempo erano bulli & pupe, adesso anche le pupe sono diventate bulle.

mercoledì 4 settembre 2013

COSA VUOI FARE DA GRANDE ? LA CASALINGA !




Dopo aver letto l'articolo di Jean-Baptiste, ho fatto alcune ricerche su internet e ho trovato questo articolo che mi ha molto colpito. "Nel gennaio 2003, all’interno del Columbia, i sette astronauti si stavano adattando a tutte le stranezze e le meraviglie dello spazio. Era la ventottesima missione dello shuttle. Gli astronauti erano in continua comunicazione con il Controllo missione di Houston, che sapeva già che un blocco di schiuma solida di circa 800 grammi si era staccato dal serbatoio esterno dopo il decollo. L’equipaggio era stato avvertito con un’email nella quale si diceva che era un problema “di cui non valeva neanche la pena di parlare”. La verità era che comunque non si poteva fare nulla. Un alto funzionario della Nasa si era chiesto parlando a un collega: “Non pensi che sia meglio per loro starsene lassù tranquilli e morire improvvisamente durante il rientro piuttosto che rimanere in orbita sapendo che non c’è niente da fare se non aspettare che finisca l’aria?”. Il 1 febbraio furono autorizzati a rientrare. La capsula in cui si trovava l’equipaggio, nel muso dello shuttle, si staccò. Le luci della cabina si spensero.  All’interno della capsula le atmosfere si mescolarono, fino a quando il modulo non si spaccò completamente lasciando entrare il rarefatto, gelido cielo nero-blu." Trovo che sia una storia molto triste ma anche molto bella.

COSA VUOI FARE DA GRANDE ? L’ASTRONAUTA



Cinquecento futuri passeggeri sono già in lista d’attesa.  Ciascun passeggero ha lasciato un acconto di almeno 20mila dollari, e più della metà di loro ha irmato un assegno da 200mila dollari per acquistare l’intero biglietto ed essere certi di rimanere in cima alla lista. Chi saranno questi futuri astronauti? Alcuni sono ricchi e famosi, altri hanno ipotecato la casa per potersi permettere il viaggio. Diversi genitori hanno cercato di regalare un volo spaziale per i sedici anni dei loro ragazzi. Molti clienti hanno il brevetto da pilota, molti altri hanno paura di volare o degli spazi chiusi. Wincer immagina che alla fine resteranno essenzialmente due tipi di candidati per i voli: quelli senza problemi economici tra i trenta e i quarant’anni e “i pensionatidel tipo ‘al diavolo l’eredità’”.Alcuni di quelli che hanno fatto domanda sono gravemente malati, per loro il volo spaziale sarebbe una sorta di ultimo desiderio.