mercoledì 25 settembre 2013

STORIE DIVERTENTI



 
Ciao a tutti

Nel febbraio 1994, la mia amica Marinette ( all’età di 55 anni ) mi scrive dicendomi che è sommersa dal lavoro scolastico di maestra, anche perché deve occuparsi da due anni di sua nipote pur non avendone piu l'età.
Quel giorno ha tempo di scrivermi, poiché è in clinica e si è appena tolta una vite e una rondella che le avevano messo nel ginocchio, l'anno prima. Ecco come è successo questo incidente :
Una sua amica parte in vacanza, ma ha dimenticato di fare la denuncia dei redditi, quindi supplica Marinette di farla al suo posto. Lei va a casa della sua amica, entra nella stenza dove  si trovano i documenti necessari. Meccanicamente, richiude la porta dietro di lei. Allora, si accorge che non c'é una maniglia per riaprirla !! Eccola rinchiusa ! Poiché la finestra non è alta, salta...
 Risultato :
1/ una frattura della tibia, un'operazione, 3 mesi senza posare il piede, piu 2 mesi di rieducazione.
2/denuncia dei redditi non fatta... La sua amica è dovuta ritornare per farla e soprattutto occuparsi attivamente di Marinette, cane, gatta e nipote inclusi !
3/   Congedi per malattia dimezzati per un anno...
Marinette conclude la sua lettera: divertente, no?

Avete delle storie divertenti da raccontare? Delle storie quotidiane che vi sono accadute davvero ?

A presto Agnès


4 commenti:

  1. Cara Agnès,

    Non ho una storia divertente quanto la tua, ma pochi anni fa, sono andata ad Avignone durante l'estate per il festival di teatro. Poiché gli alberghi erano pieni e troppo cari, abbiamo scelto un ostello della gioventù a Tarascon, una piccola città nelle vicinanze di Avignone. Insieme ai miei due amici ci siamo incontrati alle sette di sera ad Avignon. Siamo entrati in un ristorante e dal momento che avevamo paura di perdere l'ultimo treno per Tarascon, abbiamo chiesto al cameriere di confezionare il cibo. Questa è un'abitudine cinese, non francese, ma non lo sapevamo. Poi quando siamo arrivati in stazione, abbiamo scoperto che l'ultimo treno era alle cinque. Quindi abbiamo dovuto pagare un taxi per andare a Tarascon. Di conseguenza, abbiamo pagato cinquanta euro, cioè più della somma risparmiata nello scegliere una piccola città!

    RispondiElimina
  2. Cara Clemencia,
    Grazie mille per la tua risposta alla mia storia, in realtà quella di Marinette ! Tu, hai raccontato la tua storia ! È meglio ! Inoltre, era interessante ! Secondo me, la soluzione di andare a dormire a Tarascon è stata la migliore, anche se avete dovuto prendere un taxi, non avete avuto bisogno di cercare un albergo ad Avignon, forse una cosa impossibile ! Soluzione più cara, ma più semplice !
    La prossima volta, anche io, racconterò una mia storia personale...
    Ciao !

    RispondiElimina
  3. Maxime2/03/2015

    Ciao Agnès,

    Ho una storia un pò simile alla tua da raccontare. Mi è successa qualche anno prima di avere i bambini. Vivevo con mia moglie, ma avevamo due appartamenti separate. Un giorno abbiamo dormito a casa sua e io mi sono svegliato più tardi di lei. Ho visto che era andata a lavorare e aveva chiuso la porta d’ingresso. Non avevo le chiavi di casa, dovevo andare a lavoro e mia moglie non rispondeva al telefono. Che ho fatto ? Ho preso l’aspirapolvere e ho estratto il cavo. L’ho legato al balcone e sono sceso dalla finestra. Fortunatamente il vicino mi ha visto e mi ha afferrato quando sono passato davanti alla sua finestra. Posso dire quindi, che scendere da un balcone con un cavo non è semplice e ho molto rispetto per i ladri che svaligiano gli appartamenti passando dalla finestra ! A presto

    RispondiElimina
  4. Michel9/28/2015

    Ho un' amica a cui è successa una storia un po’ imbarazzante! Si chiama Giovanna e lavora in una piccola impresa di tessuti. Sono solo 10 in quell' impresa e la RH è semplicemente la moglie del direttore. Nell' impresa, c'è l'ufficio del direttore, quello del reparto di confezione poi c'è l'ufficio principale con gli impiegati dove Giovanna lavora. Le poche volte quando la moglie del direttore è li, si sistema nell' ufficio del direttore ma l'altro giorno, lei ha deciso di rimanere nell' ufficio di Giovanna.
    Allora la mia amica ha inviato un messagio sul cellulare della sua collega per dirle che non le piace questo cambiamento, si sentiva guardata. Il problema è che Giovanna si era sbagliata inviando questo messaggio sul cellulare della RH che lo aveva lasciato sulla sua scrivania durante il pranzo. Allora Giovanna si è buttata sul cellulare ma era bloccato. Ha pensato a nascondere il cellulare oppure a romperlo ma erano delle soluzioni un po’ estreme. Ha creduto che fossero le sue ultime ore nell'impresa. Quando la moglie del direttore è ritornata dal pranzo, la mia amica le ha chiesto subito se poteva prenderle il suo cellulare perché si era sbagliata inviandole a lei invece che a suo marito. E aveva precisato che quel messaggio era molto personale allora voleva rimuoverlo lei stessa.
    Cosi, lei è riusciata a cavarsela....

    RispondiElimina