giovedì 29 agosto 2013

Mi presento

Buongiorno

Mi chiamo Maxime. Vivo a Parigi da 14 anni. Ho 36 anni. Lavoro come consulente. Mi piace correre e passare del tempo con la mia famiglia. Studio Italiano perchè la mia famiglia si trasferisce a Roma et perché voglio approfitare di questa bella città.
Saluti a tutti!

IL PALIO DI SIENA



Oggi un pò di folklore, ma questo post sara una buona opportunita per imparare i nomi di molti animali. Ogni contrada di Siena è infatti designata dal nome di un animale, e quindi comincio con un elenco "à la Prevert" come dicono i Francesi; ecco l'elenco delle diciasette contrade:

Il drago
La selva (il rinoceronte)
L'onda (il delfino)
L'oca
La lupa
La pantera
La civetta
L'aquila
Il drago
Il leocorno
L'istrice
La tartuca (la tartaruga)
La chiocciola
Il bruco
La giraffa
Il valdimontone (il montone)
La torre (l'elefante)
Il nicchio (la conchiglia)

Ogni anno ci sono due pali: il primo il due luglio ("di provenzano"), e il secondo il sedici agosto ("santa maria"). Questa corsa ha luogo sulla piazza del campo, dove viene messa della sabbia (come a Paris Plage), affinché i cavalli possano correre. Dieci contrade, scelte a caso, partecipano alla prova. I cavalli sono anche loro attribuiti a caso, tirati a sorte qualche giorno prima. La corsa consiste nel fare tre volte il giro della piazza, e la contrada vincitrice è quella il cui cavallo arriva primo (persino se non c’è un fantino sopra, ma è raro). Le cadute sono molto frequenti e la corsa è molto pericolosa. È interessante notare che i fantini non sono nativi delle contrade e che sono spesso Sardi !
(secondo Wikipedia, in ogni caso). Mi delude un pò che lo stesso fantino possa correre per contrade diverse ogni anno, come nelle squadre di calcio di oggi. Un vero spirito mercenario, che esiste forse dal medioevo.
Si dice che i giorni del palio siano un pò speciali, e che questa manifestazione non sia fatta solo per i turisti, come se si potesse sospettarlo. Dai film visti su youtube, l'ambiente assomiglia un po a quello delle corrida, ma comunque meno stupido.

mercoledì 28 agosto 2013

I CATTIVI DELLA STORIA



Mi ricollego alla domanda di Clemencia sulle biografie dei personaggi famosi. Senza dubbio i personaggi storicamente negativi, interessano di più il pubblico rispetto a quelli positivi. Basti pensare per esempio, alle serie televisive che sono piene di serial killer simpatici o di criminali affascinanti. Allora, volevo chiedervi : qual'è il vostro "cattivo" preferito, quello che nonostante la sua cattiveria ha stuzzicato la vostra fantasia? Il mio è Erode.   La sua paranoia omicida si era aggravata negli ultimi anni del suo regno, quando ha ucciso tre figli in quattro anni. Fra le sue vittime, ossessionato dai sospetti di congiure e tradimenti, ci sono state anche una suocera e tre cognati. Non era un uomo di paglia e i suoi grandiosi palazzi stanno a testimoniarlo, ma era terribilmente crudele. prima di morire avrebbe fatto rinchiudere i notabili ebrei nell’ippodromo di Gerico, ordinando di ucciderli dopo la sua sua morte, per suscitare il lutto nel Paese. Un vero folle !

sabato 24 agosto 2013

La mia ricetta: le costatine di maiale alla cantonese



Questa sotto è una ricetta tradotta da "Cuisinez A-Z"

Preparazione: 15 mn
Cottura:35 mn
Riposo: 3 ore
Costo della ricetta: basso
Livello di difficoltà: facile

Ingrediente:
  • Costine di maiale 1 kg
  • salsa di soia: 4 c. da tavola
  • miele: 2 c.da tavola
  • aceto bianco: 1 c. da tavola
  • zucchero: 1 c. da tavola
  • brodo di pollo: 2 c. da tavola
Preparazione:
  1. In una terrina, mischiare la salsa di soia, il miele, l'aceto, il vino, l'aglio finemente tritato anche lo zucchero ed il brodo di pollo.
  2. Porre le costine di maiale fino a ricoprirle completamente.
  3. Lasciare marinare 3 ore a temperatura ambiente prendendo cura di rigirare la carne a volte.
  4. Preriscaldere il forno a 210˚C.
  5. Disporre le costine di maiale precedentemente sgocciolate sulla grata del forno, sotto la quale bisognerà mettere un grande piatto fondo contenente dell'acqua per raccogliere il grasso fuso.
  6. Fare arrostire così per 35 mn, poi aumentare la temperatura a 240˚C per 10 mn, le cos

    tine devono essere dorate e croccanti.
  7. Servire immediatamente con del riso cantonese.

martedì 20 agosto 2013

E TU? CHE VIAGGIATORE SEI?



C’è ancora chi pensa che viaggiare “per piacere” sia una cosa semplice. Basta avere un po’ di tempo, un po’ di soldi e un paio di buoni indirizzi. Ma stiamo cominciando a capire che, come la maggior parte delle attività, viaggiare è in realtà un’arte, che trae vantaggio dalla rilessione e dalla pratica sistematica. Non nasciamo sapendo come si fa, e senza esperienza cadiamo nelle trappole più ovvie.  Un tempo i viaggiatori si sforzavano di scoprire più informazioni possibili sul paese che visitavano. Erano molto orgogliosi quando arrivavano a sapere l’anno in cui la cattedrale era stata inita o chi era stato il primo presidente dopo l’indipendenza. Oggi i nostri cellulari ci permettono di accedere a queste informazioni ovunque e ad averne in quantità inutilmente abbondante. Quello che ci serve sono le esperienze che soddisino i nostri bisogni interiori. Possono esserci anche cinque luoghi “imperdibili” nella città che visitiamo,
ma forse nessuno di quelli è appropriato al nostro stato d’animo del momento. Stiamo cominciando ad accettare l’idea che forse faremmo meglio ad andare al supermercato o alla pista di pattinaggio. Un io nuovo e migliore Pensate ai pellegrinaggi e al modo in cui un tempo le religioni organizzavano i viaggi. Viaggiare signiicava entrare in un mondo che avrebbe dovuto curare qualche nostra alizione. Può sembrare un’aspettativa esagerata ma ci ricorda uno degli scopi del viaggio che spesso ci sfugge: si viaggia per guarire. Per andare a trovare in un altro paese qualcosa – una filosoia o un atteggiamento verso la vita – che nel nostro non abbiamo.  Può essere un modo di crescere i bambini o di organizzare lo spazio di lavoro, di rapportarci con la natura o con il corpo. Stiamo imparando come strutturare un viaggio in modo che ci dia ciò che
ci manca. In fondo raggiungere il piacere è diicile quanto guadagnare denaro. Dovremmo trattare con maggior rispetto le aspirazioni legate ai nostri viaggi. Viaggiare dovrebbe aiutarci a partorire un io nuovo e migliore.

I FILM HORROR




Cari allievi, vorrei parlarvi della mia passione per i film horror. Li guardo fin da quando ero piccolo, e ormai ho affinato il mio gusto. Non mi piacciono quei film con molto sangue, tanta violenza e improbabili colpi di scena. Ho scoperto che amo in particolare gli horror psicologici, quelle storie che potrebbero davvero accadere nella realtà. Per esempio molti anni fa ho visto un film di cui non ricordo il titolo, che raccontava di un viaggio compiuto da dieci persone tutte diverse fra loro, per età e ceto sociale. Arrivati in una strana casa, i personaggi cominciano a morire uno per volta, ogni notte c’è un omicidio e la mattina dopo si scopre il cadavere. La tensione e altissima, e i sospetti cadono a turno su tutti i personaggi rimasti, dal maggiordomo al giardiniere. Nell’ultima scena uno dei personaggi è seduto di fronte al suo psicologo : è tutta un’invenzione della sua testa di schizofrenico ! Ha inventato lui tutti i personaggi e l’intera vicenda si è svolta nella sua testa. L’idea che gli schizofrenici esistano davvero e che abbiano la tendenza a sdoppiarsi in altre persone, questo mi fa davvero paura. Qualcuno di voi ha visto il film di cui parlo ? Qual’è il vostro rapporto con i film dell’orrore  Jb

mercoledì 7 agosto 2013

I GURU DELLE TENDENZE



Un iPad che diventa registratore  di cassa, montato su piedistallo  in pelle rosa cenere, in un bar di Brooklyn. Un piccolo teatro occupato,  con uno spettacolare facciata in legno,  a Torino. Degli sfolgoranti furgoncini Volswagen  Cose diversissime,
tenute insieme dalla circostanza di  essere belle. Anzi, di più: desiderabili, di  moda o in predicato di diventarlo.  Se ne vedete, se sapete riconoscerle  e volete condividerle, iCoolhunt.comfa per  voi. Inventato da Luca Morena, ex-ricercatore  in filosofia che si firma ancora con  una frase autoironica di Wittgenstein, e  da suo fratello Alessio, il progetto ha ottenuto  mezzo milione di euro dal venture  capital della banca Intesa San Paolo.  Soldi serviti a sviluppare il sito e la app  con cui chiunque può diventare un «cacciatore  di ficaggine». Si fotografa. Si carica  sul sito. E la comunità decreta se è
davvero cool o no con una specie di like  facebookiano. La differenza con Instagram,  Pinterest e altri album social è la  missione: intercettare tendenze allo stato  nascente. Se gli altri sono d’accordo  con le vostre segnalazioni vi fate una reputazione, diventate «guru». E magari  qualche marchio vi chiama per assumervi  come cool hunter. Anche in tempi di crisi  chi sa decrittare in anticipo il segreto  del successo delle merci ha una competenza  preziosa, tutta da giocarsi. 

Lelia