giovedì 31 ottobre 2013

MI PRESENTO

Ciao a tutti,
Mi chiamo Florence. Sono nata a Nantes ma vivo a Parigi da cinque anni. Lavoro in un istituto di sondaggi. Mi piace viaggiare, uscire con degli amici, mangiare bene e bere del buon vino. Studio l'italiano perché il mio ragazzo è italiano e vado spesso a Roma. Spero di incontrarvi presto. Florence

sabato 26 ottobre 2013

MI PRESENTO



Ciao a tutti,
Mi chiamo Irene, vivo a Parigi da tredici anni ma sono venezuelana. Lavoro con la mia famiglia
nell' atelier di mio nonno che è un artista. Mi piace viaggiare e fotografare il mondo. Studio italiano perché mi piace molto la lingua e perché mia sorella vive in Italia. Spero di conoscervi presto. Irene

venerdì 25 ottobre 2013

Le Corbusier


È passato tanto tempo dall’ultima volta che Pascal ci ha scritto, allora ecco qualche riga riguardo all’architettura e alle pietre antiche.
Visitando degli appartamenti a Parigi, mi rendo conto che preferisco i vecchi palazzi ai nuovi o recenti. Non so se si tratti solo di uno snobismo nascosto, oppure di qualcosa di più profondo.  Non so come dire, ma mi sento meglio negli spazi antichi, e anche in mezzo ai mobili vecchi. Durante le vacanze di quest’estate in Italia, quest’impressione è stata confermata. E molto piacevole vivere in una vecchia casa (evidentemente un po rinnovata… ) che ha ancora pò d’anima. C’è qualcosa di più intenso, secondo me, in una vecchia casa che in una nuova…
Questo gusto per l’antico non è molto originale. Che ne pensi tu che dici di amare tutte le architetture, e quindi probabilmente anche Le Corbusier e i suoi amici, che hanno costruito tutte le nostre bellissime « citès », dove la gente diventa violenta ! So che sono un po in cattiva fede in questo caso, perché si tratta non solo di architetture, ma anche di urbanismo e soprattutto di politica. Benché i palazzi « moderni » ti piacciano, ho visto che abiti in un vecchio palazzo, e che cerchi un « castello » con degli amici (ne abbiamo parlato durante l’ultimo corso collettivo, ricordi ?)… !

A presto

Nicolas

mercoledì 23 ottobre 2013

Tendone addio: il circo del futuro

Quanto è cambiato il circo ? In meglio o in peggio non saprei dirlo. Oggi vado a tanti spettacoli che vengono definiti circensi sui libretti informativi, ma al posto del tendone spesso c’è il teatro o solo una stanza, al posto degli animali ci sono le installazioni video. Io ho sempre amato il circo, fin da quando ero piccola. I cattivi odori, i pop-corn, i pagliacci…quando ero piccola ci andavamo con tutta la famiglia, quanti bei ricordi…l’ultimo spettacolo che ho visto e che mi è piaciuto tantissimo è stato SnowShow di Slava Polunin. Vi capita di andare al circo qualche volta? Avete dei ricordi legati al magico tendone? Hawa

La magia

Discutevo l’altra sera con amici di magia. E’ curioso notare come spesso gli uomini siano scettici e le donne invece dimostrino una maggiore sensibilità al problema. Siamo partiti dal semplice oroscopo, e come sempre qualcuno ha detto di leggerlo « per semplice curiosità », mentre altri erano assolutamente contrari.
Poi quando siamo passati a parlare di magia, sono venute fuori le storie più strane : racconti di anelli misteriosamente apparsi dopo anni, medium che davvero sentono qualcosa e non chiedono soldi in cambio…la conclusione per quasi tutti i presenti è stata : non ci credo, ma non sono sicuro che non esiste.
E voi come la pensate ? Avete anche voi sentito storie « magiche » ? Marie-Christine 

martedì 22 ottobre 2013

Marsiglia, una nuova città ?





Marsiglia è quest’anno la capitale europea della cultura. Era una vera sfida per la città che, a lungo, è stata considerata male, la città del crimine, una città senza interesse.
Conosco Marsiglia da molto tempo e ogni volta che ci vado ne scopro un nuovo aspetto. Questa volta, la settimana scorsa, ci sono andato apposta per vedere le mostre che si trovano in due musei ; il Palazzo di Longchamp e il Mucem. Il Palazzo di Longchamp è un edificio monumentale del diciannovesimo secolo, un pò come il Trocadero. In una parte si trovava il museo delle belli arti, chiuso per lavori da molto tempo. Questo è stato ristrutturato per accogliere la mostra sugli artisti del sud, chiamata «  l’atelier du midi », lo studio del mezzogiorno.


L’altro luogo che ho visitato è piu interessante. È un edificio di Rudy Ricciotti (un architetto spesso provocante), costruito sul porto accanto al forte Saint-Jean. Si può accedere al Mucem dal forte attraverso una passerella molto spettacolare. Si arriva sul tetto dell’edificio, una grande terrazza di legno coperta, dove si trova un ristorante. Dalla terrazza si può scendere per raggiungere il piano terra, prendendo un’altra passerella in pendenza. Questa rampa si trova fra il vero e proprio edificio in cui ci sono le mostre e una seconda facciata chiamata la rete (la résille in francese). Questa facciata è fatta con elementi di cemento grigio disegnati in modo aleatorio. Camminarci è una bella esperienza spaziale, per la luce e per le vedute. D’altra parte, le mostre che ho visto sono interessanti e soprattutto è stato strano per me vedere (e ascoltare) tanti turisti stranieri a Marsiglia. È vero, la città è cambiata. Pascal




giovedì 17 ottobre 2013

MI PRESENTO

Ciao a tutti !
Mi chiamo Nathalie.Sono nata nella periferia di Parigi e vivo a Levallois da vent’ anni. Lavoro in Banca. Mi piace suonare il piano e occuparmi dei miei bambini.
Imparo l’italiano perché è una bella lingua, perché voglio aiutare mio figlio a scuola e andare in Italia presto. Spero di conoscervi tutti.
Nathalie

mercoledì 16 ottobre 2013

IL PICCIONE SALVATO


Quel giorno stavamo facendo un'escursione che durava tutto il giorno... Avevamo camminato per 20 km. Alla fine, sul percorso della stazione di Poissy, una mia compagna, Georgette, vede sul marciapiede un piccione che non stava bene. Non si muoveva, ma non era morto. Subito, Georgette tira fuori dal suo zaino un piccolo fazzoletto, lo avvolge e  lo tiene nella mano, proprio sul cuore. Nasconde gli occhi del piccione con il fazzoletto, spiegando che questo non deve poter vedere intorno a lui, perché potrebbe avere paura...
Gli altri escursionisti erano gia sul treno, ma io ho voglia di restare con Georgette. Porto il suo zaino con la frutta raccolta durante il percorso. Viene anche un altro escursionista, Pierre, fino a St Lazare. Ci racconta che si occupa dei barboni : di sera, con dei compagni, fanno delle ronde, per vedere se uno di loro ha bisogno di qualcosa... Ero molto contenta di trovarmi con delle persone che si prendono cura degli esseri viventi. Poi, insieme a Georgette, siamo andate da St. Lazare a Châtillon ( a sud di Parigi ), abbiamo attraversato tutta la capitale... A Châtillon, abbiamo dovuto camminare ancora venti minuti a piedi per raggiungere il rifugio per gli uccelli della città. Erano circa le otto di sera. Eravamo stanche per la lunga giornata e  non avevamo mangiato niente, ma mi sentivo bene...    
Georgette ha suonato al campanello e la direttrice ci ha ricevute. Ha esaminato l’uccello.
" Penso che abbia sbattuto contro una macchina; gli darò del cortisone per una settimana e poi lo lascerò volare via.
Chiedo : " Adesso, vivrà a Châtillon ?". No, mi risponde la direttrice ; tornerà a Poissy; conosce la strada. La sua fidanzata o il suo fidanzato lo stanno aspettando. Sono molto fedeli...
Che bella storia ! Che rapporto avete voi con gli animali?