venerdì 1 dicembre 2017

IL GIAPPONE




A ottobre, ho fatto il più incredibile viaggio della mia vita : due settimane in Giappone.
Dopo 16 ore tra le nuvole, sono finalmente arrivata a Tokyo. Non sapevo se era notte oppure giorno nella mia testa perche ci sono 7 ore di più in Giappone "che" a Parigi. Tutto è tanto diverso... e affascinante... La prima cosa che ho visto è la gente molto disciplinata, soprattutto nella metro. Mi ricordo di una sera, poca gente nella metro... e quando siamo usciti, potevamo salire le scale a destra e a sinistra (come a Parigi), ma non si fa così in Giappone : la gente segue le frecce sul pavimento. Per salire, devi essere a sinistra e per scendere devi essere a destra anche se non c'è nessuno nella metro. È normale fare la coda per entrare dentro la metro, non spingere, stare calmi e silenziosiA l'inizio era un po' strano per me e la mia amica perche abbiamo le nostre cattive abitudini parigine.
Durante questi 15 giorni, abbiamo dormito sul pavimento (ma stranamente bene), abbiamo mangiato 3 chili di riso, camminato 15 chilometri al giorno, fatto fotografie giapponesi (per assomigliare a un personaggio dei manga), accarezzato cerve (in una città dove sono le regine), creduto morire di paura nelle "montagne russe", ma siamo soprattutto andate nei bagni pubblici !
Prima di andare a Tokyo, quando i miei amici mi avevano parlato dei bagni pubblici, avevo detto di no : non voglio mettermi nuda davanti altre persone e soprattuto davanti alla mia amica. Oggi posso dire che è la cosa che ho preferito. Era un momento particolare nella giornata, non posso spiegare perche ma quando siamo nel bagno, il tempo sembra fermarsi. C'è un atmosfera calma, nessuno si guarda, tutte la gente è qui per passare un momento di pulizia.
Sono sicura di andare di nuovo in Giappone perche non ho visto tutto e non ho soprattutto fatto tutti i bagni !

BENVENUTO SERGE



Ciao a tutti ! Sono Serge e vivo a Parigi. Sono metà italiano e metà francese, i miei nonni sono arrivati in Francia nel 1924 da un piccolo paese vicino a Siena.
Mia mamma è nata in Provence ma era italiana fino al suo matrimonio.
Ho parlato un po’ italiano con mia nonna quando ero un bambino ma non l’ho imparato davvero.
Nell’autunno della mia vita, ho sentito la necessità di prendere corsi per parlare bene italiano, la mia idea è di chiedere la nazionalità italiana per accettare davvero la mia doppia cultura. È un omaggio che voglio fare alla vita in esilio della mia famiglia. I miei nonni sono morti italiani in Francia, senza avere la possibilità di tornare al loro paese. E il primo libro in italiano che leggero sarà “Maledetti Toscani“ di Curzio Malaparte...
Sono andato molte volte in Italia (Roma, Venezia, Toscana…) e ho avuto sempre un grande piacere e una grande emozione a visitare questi luoghi.
La prossima volta spero di parlare meglio questa bella lingua !

martedì 8 agosto 2017

IL MIO RAPPORTO CON LE MACCHINE



Quando ero piccola, ho visto due incidenti molto violenti e da allora ho paura della macchina e non ho mai voluto avere la patente.
Sono d’accordo che se abbiamo una macchina é molto comodo perché possiamo andare dove vogliamo e siamo più liberi. Ma ci sono anche molti inconvenienti ad avere una macchina.
Primo : é un mezzo di trasporto pericoloso 
Per esempio, per strada, siamo dipendenti dagli altri automobilisti e io non ho fiducia in loro. Molte persone guidano troppo veloce e spesso vediamo molte persone guidare e telefonare allo stesso tempo o scrivere un messaggio sul loro cellulare !
Secondo : e un mezzo di trasporto inquinante
Poiché tutti oggi vogliono una macchina, le città sono adesso troppo inquinate e c’è molto traffico. 
Per me che vivo a Parigi, trovo che la metro sia un trasporto urbano molto comodo perché ci sono molte linee e possiamo andare dappertutto a Parigi. Non dobbiamo aspettare a lungo la metro perché ci sono molte metro che passano. e soprattutto nella metro, possiamo approfittare del nostro tempo libero per leggere !

LA RIVOLTA DEGLI ANZIANI



Nella sua semplicità, l’abbiamo vista e vissuta tutti: l’immagine dell’inversione dei sondaggi che in una notte americana ha portato Donald Trump a diventare presidente degli Stati Uniti. Sarà pure inevitabile nel poco tempo che è passato, però sembra l’effetto déjà-vu dell’altra votazione popolare che è stata la Brexit. E’ il populismo, è stato detto. Ma un’altra spiegazione molto diffusa riguarda la struttura demografica della nostra società. Il progressivo invecchiamento della popolazione che sarebbe tentata di abbracciare posizioni di “difesa” più che di “attacco” nei confronti del futuro. Secondo voi quanto è vera questa affermazione ? Credete davvero che l’influenza degli anziani sia sempre più predominante e che forse la stiamo un po’ sottovalutando ? O questi eventi sono il frutto di altre cause ?

lunedì 26 giugno 2017

IL MATRIMONIO




Questo matrimonio non si deve fare né ora né mai, dissero i bravi al povero curato. Parole sante specie oggi in cui tale istituzione mostra tutte le sue crepe: del suo significato sacramentale poco rimane: spesso esiste solo il cerimoniale, il contorno folcloristico della chiesa addobbata e dei due all’altare, mascherati da sposi, ingessati negli abiti comprati per l’occasione, quelli da non indossare mai più, quasi a simboleggiare quel per sempre su cui giurano e spergiurano, non potendo sapere in anticipo che il sempre non esiste. In aggiunta pronunciano, senza colpo ferire, parole e frasi che farebbero sobbalzare i santi: prometto di essere fedele sempre, di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita… Tutti i giorni? Persino quelli in cui non si sopporta più che l’altro respiri vicino? Persino quando il più piccolo, il più banale dei gesti, dallo starnuto allo sbadiglio produce allergia? E che ne diresti di tutti gli altri in cui si desidererebbe essere sordi e ciechi? Altra frase capitale: saremo una sola carne
e un solo spirito, un amalgama indistinto e gelatinoso? Scherziamo? Verrebbe proprio da dire: mio Dio perdona loro perché non sanno quello che fanno. Eppure ci si sposa ancora. Escludendo l’amore che come si sa viene e va, quale ragione le pare possa ancora se non giustificare almeno aiutare a comprendere una scelta che, usando un eufemismo, mi sento di definire se non altro anacronistica? Ritengo che il futuro sarà
migliore se la vedrà scomparire.

LA CALABRIA



Salve a tutti! Mi è balenata in testa l'idea di parlarvi della mia vacanza in Calabria per farvi scoprire come a volte non sempre sia necessario andare nei luoghi  più conosciuti per vedere posti meravigliosi (...Cosa che ho capito solo ora). Cosi' io ed un gruppo di amici abbiamo scelto questa regione. Per quanto riguarda il viaggio le possibilità sono varie: aereo (con scalo obbligato a Roma) o treno, ma dato che la nostra intenzione era girare per le varie città abbiamo preferito l'auto. Spiagge incantevoli, roccia in contrasto con il blu del cielo e del mare che sembrano uniti... E non vi dico quanti chili abbiamo preso, del resto come si fa a rinunciare ai piaceri della tavola... Davanti alle specialità calabresi che vanno dalla colazione al dessert. La città di Reggio Calabria è stupenda per due motivi: c'è una via bellissima che costeggia il mare con un lido fantastico; c'è anche il museo in cui sono contenuti i Bronzi di Riace; in più il duomo, da vedere. Al di fuori di questa città vi sono un sacco di piccoli paesini carinissimi. Per quanto riguarda il mare, che volete che vi dica? Sempre calmo... N.B: occhio ai ricci di mare (con cui si fa una spaghettata da sogno) che sono presenti in tutti fondali marini calabresi e testimoniano la pulizia dell'acqua. Tuttavia, si tratta di una regione selvaggia, nel senso che gli italiani stessi non la conoscono molto. I calabresi non sono molto ospitali, la questo rende ancora più bella la scoperta. E voi, dove siete andati in vacanza quest’anno ? Mi consigliate una meta « insolita » ?