mercoledì 16 novembre 2016

PERDERE LE STAFFE



Salve a tutti, ho imparato qualche giorno fa questa espressione italiana e vorrei sapere se a voi è mai capitato di perdere il controllo. A me è capitato una volta, quando ancora pensavo di voler fare il cuoco nella vita. Ecco il moi ricordo. La sala ristorante in cui ero stato assunto è piena, gli ordini escono uno dopo l’altro e io non so proprio da dove cominciare. Fa caldissimo. La cucina è troppo grande. La divisa troppo larga. Gli ordini arrivano troppo veloci. Tutto è sbagliato. Sono nel posto sbagliato, queste persone non mi piacciono, o io non piaccio a loro, fatto sta che non riesco né a muovere le mani  né a dire una parola. Arriva lo chef che mi dice quello che devo fare ma io non lo capisco. Guardo la lavapiatti nigeriana: Sofia, letteralmente sepolta da pentole e piatti luridi. Penso che forse potrei darle una mano. Vado verso la plonge, mi metto a svuotare e riempire la lavastoviglie, ma i piatti sono troppi, non ce la faccio. La pila vacilla e si schianta a terra, pezzi ovunque. Esplode, letteralmente. Sofia si copre la bocca aperta con tutte e due le mani bagnate, ha paura che adesso se la prenderanno con lei. Alzo il braccio e dico subito «Sono stato io, ne ho presi troppi tutti insieme, sono stato io». Urlo, piangendo, che mi fanno schifo, che non si può lavorare così, che non me ne frega niente né del ristorante, né della patata di Rotzo o del pisello di Borso, che devono morire tutti. Ero solo un ragazzo. E dopo quel giorno ho deciso di cambiare mestiere.

I SUOCERI



Ciao a tutti,
Vorrei parlarvi di un luogo comune che secondo me nasconde un serio problema troppo spesso vittima di stupida ironia : i suoceri.
Non conosco le statistiche, ma per quanto mi riguarda posso assicurarvi che un’amica su due ha il mio stesso problema.
Senza entrare troppo nei dettagli, da qualche tempo io e il mio compagno ci siamo trasferiti a vivere a casa dei miei futuri suoceri perché non possiamo permetterci ancora un appartameno da soli.
Il nostro matrimonio è previsto per la prossima estate, ma mia suocera fa di tutto per ritardare la scelta di una data. Il suo obiettivo è di trattenere il figlio a casa con loro. Ci hanno già detto che se ce ne andiamo, non contribuiranno né al matrimonio né all’affitto del nuovo appartamento. Tutto questo rende molto difficile la convivenza tra tutti e provoca anche molti litigi con il moi compagno.
Quindi mi domando : ma perché il rapporto con i suoceri deve sempre essere cosi’ difficile ? Possibile che non esistano genitori capaci di accettare fino in fondo la crescita e l’allontanamento dei propri figli ?
Parlatemi delle vostre esperienze se volete.

I PRODOTTI COSMETICI



Ogni giorno la maggior parte di noi, dopo essersi svegliata o prima di andare a dormire, passa diversi minuti in bagno per lavarsi : 20 minuti ogni giorno, inoltre, sono 121 ore passate in bagno a pulirsi ogni anno. Un giornalista americano ha smesso di farsi la doccia e di usare, sapone, deodorante e shampoo e altri prodotti. Nei primi giorni puzzava, e parecchio. Dopo qualche giorno dall’ultima doccia, tuttavia, il giornalista ha notato che le cose stavano migliorando e che il suo corpo non puzzava più in modo orrendo come nei primi giorni. È come se il corpo raggiungesse una sorta di equilibrio. Il principio fondamentale è che ci sono “batteri buoni e cattivi” e che molto spesso, con i saponi e gli altri prodotti chimici che usiamo per la pulizia del corpo, finiamo per eliminare anche quelli che ci aiutano a vivere meglio. Io non sono convinta necessariamente che la cosa migliore da fare sia abbandonare ogni prodotto cosmetico, ma senza dubbio ora non è davvero necessario farsi la doccia tutti i giorni e spendere così tanti soldi per prodotti che poi sono anche un problema dal punto di vista del loro impatto ambientale. Voi che ne pensate ? Usate molti prodotti per la cura del vostro corpo ?

LA GENTRIFICAZIONE


Salve a tutti, a Parigi è in atto ormai da tanti anni un processo inevitabile e inarrestabile, definito gentrificazione. Le case nel centro- città sono poche, e spesso molto care. È per questo che chi vuole abitare in città ha iniziato a considerare i quartieri dove vivevano le fasce più povere della popolazione. Tradizionalmente, le prime persone a trasferirsi in questi quartieri erano artisti, intellettuali e persone in generale identificate come “bohemien”, attratte dai prezzi più bassi, dall’autenticità dei luoghi e dalla scelta anticonformista di andare a viverci. Il prezzo delle case in questi quartieri inizia a salire. Arrivano anche nuovi negozi, dai supermercati a quelli più piccoli e alla moda dedicati specificamente ai nuovi abitanti del quartiere.Molti quartieri gentrificati sono diventati con il tempo vittime del loro stesso successo. I primi “nuovi abitanti” dei quartieri, gli artisti, sono stati spesso i primi a lasciarli. Soprattutto negli ultimi dieci anni, il fenomeno della gentrificazione è stato molto criticato, e oggetto di proteste e campagne di organizzazioni per il diritto alla casa, che sostengono in sostanza che sia una pratica speculativa che porta gravi danni a chi, nei quartieri gentrificati, ci viveva già prima del trasferimento delle persone più agiate. I più ricchi che, per moda, costringono i più poveri ad andarsene dalle proprie case. Gli effetti della gentrificazione, in realtà, sono abbastanza complessi e contraddittori: generalmente, un quartiere gentrificato viene riqualificato e attrezzato con infrastrutture più moderne e funzionanti. Il tasso di criminalità, di conseguenza, diminuisce. La maggior parte degli studiosi è d’accordo però nel ritenere che problema principale della gentrificazione è che a beneficiare di tutti questi miglioramenti sono soprattutto – se non esclusivamente – i nuovi abitanti, quelli più ricchi, e non quelli storici, più poveri. Voi cosa ne pensate?

LA CALABRIA



Salve a tutti! Mi è balenata in testa l'idea di parlarvi della mia vacanza in Calabria per farvi scoprire come a volte non sempre sia necessario andare nei luoghi  più conosciuti per vedere posti meravigliosi (...Cosa che ho capito solo ora). Cosi' io ed un gruppo di amici abbiamo scelto questa regione. Per quanto riguarda il viaggio le possibilità sono varie: aereo (con scalo obbligato a Roma) o treno, ma dato che la nostra intenzione era girare per le varie città abbiamo preferito l'auto. Spiagge incantevoli, roccia in contrasto con il blu del cielo e del mare che sembrano uniti... E non vi dico quanti chili abbiamo preso, del resto come si fa a rinunciare ai piaceri della tavola... Davanti alle specialità calabresi che vanno dalla colazione al dessert. La città di Reggio Calabria è stupenda per due motivi: c'è una via bellissima che costeggia il mare con un lido fantastico; c'è anche il museo in cui sono contenuti i Bronzi di Riace; in più il duomo, da vedere. Al di fuori di questa città vi sono un sacco di piccoli paesini carinissimi. Per quanto riguarda il mare, che volete che vi dica? Sempre calmo... N.B: occhio ai ricci di mare (con cui si fa una spaghettata da sogno) che sono presenti in tutti fondali marini calabresi e testimoniano la pulizia dell'acqua. Tuttavia, si tratta di una regione selvaggia, nel senso che gli italiani stessi non la conoscono molto. I calabresi non sono molto ospitali, la questo rende ancora più bella la scoperta. E voi, dove siete andati in vacanza quest’anno ? Mi consigliate una meta « insolita » ?