Salve a tutti, a Parigi è in atto ormai da tanti anni un processo inevitabile e inarrestabile, definito gentrificazione. Le case nel centro- città sono poche, e spesso molto care. È per questo che chi vuole abitare in città ha iniziato a considerare i quartieri dove vivevano le fasce più povere della popolazione. Tradizionalmente, le prime persone a trasferirsi in questi quartieri erano artisti, intellettuali e persone in generale identificate come “bohemien”, attratte dai prezzi più bassi, dall’autenticità dei luoghi e dalla scelta anticonformista di andare a viverci. Il prezzo delle case in questi quartieri inizia a salire. Arrivano anche nuovi negozi, dai supermercati a quelli più piccoli e alla moda dedicati specificamente ai nuovi abitanti del quartiere.Molti quartieri gentrificati sono diventati con il tempo vittime del loro stesso successo. I primi “nuovi abitanti” dei quartieri, gli artisti, sono stati spesso i primi a lasciarli. Soprattutto negli ultimi dieci anni, il fenomeno della gentrificazione è stato molto criticato, e oggetto di proteste e campagne di organizzazioni per il diritto alla casa, che sostengono in sostanza che sia una pratica speculativa che porta gravi danni a chi, nei quartieri gentrificati, ci viveva già prima del trasferimento delle persone più agiate. I più ricchi che, per moda, costringono i più poveri ad andarsene dalle proprie case. Gli effetti della gentrificazione, in realtà, sono abbastanza complessi e contraddittori: generalmente, un quartiere gentrificato viene riqualificato e attrezzato con infrastrutture più moderne e funzionanti. Il tasso di criminalità, di conseguenza, diminuisce. La maggior parte degli studiosi è d’accordo però nel ritenere che problema principale della gentrificazione è che a beneficiare di tutti questi miglioramenti sono soprattutto – se non esclusivamente – i nuovi abitanti, quelli più ricchi, e non quelli storici, più poveri. Voi cosa ne pensate?
mercoledì 16 novembre 2016
LA GENTRIFICAZIONE
Salve a tutti, a Parigi è in atto ormai da tanti anni un processo inevitabile e inarrestabile, definito gentrificazione. Le case nel centro- città sono poche, e spesso molto care. È per questo che chi vuole abitare in città ha iniziato a considerare i quartieri dove vivevano le fasce più povere della popolazione. Tradizionalmente, le prime persone a trasferirsi in questi quartieri erano artisti, intellettuali e persone in generale identificate come “bohemien”, attratte dai prezzi più bassi, dall’autenticità dei luoghi e dalla scelta anticonformista di andare a viverci. Il prezzo delle case in questi quartieri inizia a salire. Arrivano anche nuovi negozi, dai supermercati a quelli più piccoli e alla moda dedicati specificamente ai nuovi abitanti del quartiere.Molti quartieri gentrificati sono diventati con il tempo vittime del loro stesso successo. I primi “nuovi abitanti” dei quartieri, gli artisti, sono stati spesso i primi a lasciarli. Soprattutto negli ultimi dieci anni, il fenomeno della gentrificazione è stato molto criticato, e oggetto di proteste e campagne di organizzazioni per il diritto alla casa, che sostengono in sostanza che sia una pratica speculativa che porta gravi danni a chi, nei quartieri gentrificati, ci viveva già prima del trasferimento delle persone più agiate. I più ricchi che, per moda, costringono i più poveri ad andarsene dalle proprie case. Gli effetti della gentrificazione, in realtà, sono abbastanza complessi e contraddittori: generalmente, un quartiere gentrificato viene riqualificato e attrezzato con infrastrutture più moderne e funzionanti. Il tasso di criminalità, di conseguenza, diminuisce. La maggior parte degli studiosi è d’accordo però nel ritenere che problema principale della gentrificazione è che a beneficiare di tutti questi miglioramenti sono soprattutto – se non esclusivamente – i nuovi abitanti, quelli più ricchi, e non quelli storici, più poveri. Voi cosa ne pensate?
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