venerdì 12 febbraio 2016

L'ULTIMA IMMAGINE




Ho visto Dheepan, l'ultimo film di Audiard e palma d’oro a Cannes.
La mia ammirazione per lui è immensa ed il piacere è aumentato progressivamente dal primo film, Guarda gli uomini cadere fino al Profeta.
Il disincanto è cominciato con Di ruggine e d’ossa per concludersi con questo film.
Certi hanno trovato ingiusto attribuirgli questo premio : hanno ragione, questo film non lo merita e bisogna vedere questa ricompensa come il coronamento di una carriera.
Si può capire perché Dheepan sia un film meno interessante : un argomento esotico,( l'integrazione tamoule in periferia), una lingua straniera,(mentre una delle carte vincenti del cinema di Audiard è il testo, poiché spesso è lo sceneggiatore dei suoi film), l' assenza d 'attori conosciuti.
In realtà, bisogna ricordarsi solo che una legge immutabile della natura è che ciò che sale deve per forza ridiscendere.
Questo vale per i vegetali ed i minerali, ma anche per gli animali ed i registi.
Perché l'ultima immagine?
Perché quella di Dheepan mi ha fatto dimenticare la mia delusione :  mostra una mano di donna che accarezza i capelli del suo uomo, un gesto di un'infinita tenerezza e protezione.
Li’ ho capito : tutta la sua opera parla solamente di questo: la protezione .
Questo film illumina la sua opera, possa Dio proteggere quest' uomo.

E ORA DOVE ANDIAMO ?




Ho visto recentemente un film molto simpatico. E’ ambientato in Liban,  in un paese metà cristiano, metà musulmano. Un equilibrio fragile rotto a causa della morte di uno dei paesani  loro. La tensione è al culmine quando le donne decidono di impiegare un gruppo di ballerine sexy per dirottare l’attenzione degli uomini. Una sera preparano delle torte infarcite di droghe diverse per addormentarli e nascondere i fucili. Al risveglio gli uomini trovano le donne cristiane vestite da  musulmane e viceversa. Il film è pieno di situazioni buffe  e commoventi nello stesso tempo e ci ricorda la vigilanza permanente che richiede la promiscutà

LA DIGITALIZZAZIONE




E’ da un anno, addirittura 2, che il fenomeno della "digitalizzazione" si sviluppa nel mondo del lavoro. La compagnia per la quale lavoro ha investito su questo progetto e l'anno scorso ha aperto un laboratorio chiamato "la casa connessa".
In questo lab, troviamo diverse applicazioni moderne "high tech" legate agli elettrodomestici. Questa iniziativa è davvero un successo, dalla sua apertura abbiamo ricevuto quattromila visitatori e tra i visitatori c’erano dei collaboratori interni ma anche dei clienti, dei Partners. Io sono aperta all'evoluzione ma da un lato ho paura che diventiamo troppo dipendenti dal progresso tecnico. Per dirlo in un altro modo, non sono una fan della digitalizzazione ma non sono neanche contraria.Qualche settimana fa, ho letto un articolo su un'idea della digitalizzazione di Starbucks che mi è piacuta molto. Hanno pensato alla ricarica degli smartphone senza cavo. Lo smartphone deve essere posato su un posto preciso ed il gioco è fatto.   Quest'idea è sempleice ma intelliggente perchè utilizziamo di continuo lo smartphone e la batteria degli smartphone dura meno di un giorno.  Devo vedere se quest'idea è gia implementata in qualche Starbucks di Parigi. Voi, che pensate della digitalizzazione?

IL TRADUTTORE




La nuova generazione è attratta da nuovi tipi di lavoro e soprattutto i lavori per i quali bisogna collegarsi a internet. Il mondo sta cambiando e i mestieri cambiano con lui. I ragazzi di oggi sognano di fare un mestiere divertente ma anche unico e non sono mai interessati dai mestieri fastidiosi dei loro genitori. Personalmente, io sogno di fare un mestiere unico in un campo che mi interessa, come nel campo della comunicazione per esempio, ma anche un mestiere che permetta alla società di progredire. Oggi con i numerosi “social network” come Facebook o anche Twitter è ancora più facile comunicare ovunque nel mondo e in qualsiasi momento. Mi piacerebbe tanto fare il traduttore perché questo mestiere mi permetterà di viaggiare in altri paesi ma anche di scoprire delle nuove culture. Viaggiare è la mia passione, ecco perché ne voglio fare anche il mio mestiere. Secondo me il mestiere di traduttore è un mestiere molto utile nel presente ma ci sarà anche in futuro. Permette di comunicare con la gente ma anche di scoprire nuove culture. E voi, avete trovato il lavoro dei vostri sogni o sognavate di farne un altro?