Fra i film visti da qualche mese ce ne sono alcuni che fanno
parte di una categoria che potremmo chiamare la postura cinematografica.
Prenderò quattro esempi ; Eau argentée di Ossama Mohammed, Timbuktu di A.
Sissako, di cui abbiamo già parlato, e altri due ; Inherent Vice di Paul
Thomas Anderson e Revolution Zendj di Tariq Teguia. Questi film sono molto
diversi, alcuni sono fatti con pochi soldi per un pubblico limitato, e invece
gli altri sono piuttosto commerciali.
In Eau argentée, il regista aveva scelto di mostrarci la
vita impossibile nella Syria in guerra, cosa che era gia una bella sfida. Il
film avrebbe potuto essere un buon documentario con la testimonianza della
donna a Oms. Non era necessario aggiungere un discorso intellettuale, come un
« evidenziatore », nello stile del cinéma francese di avanguardia.
Ritroviamo lo stesso problema nell’ultimo film di Tariq Teguia, che aveva
tuttavia fatto un bel film, Inland, visto l’anno scorso. In La révolution
Zendj, il suo cinema diventa pretenzioso e formale. Anche lui fa il Godard,
come se avesse bisogno di una legittimitazione culturale, per piacere al
pubblico parigino. Il viaggio del protagonista (un giornalista) è solo un pretesto
per affrontare i temi contemporanei delle guerre orientali. Ma tutti questi
temi sono trattati in un modo superficiale e soprattutto per fare delle belle
imagini.
Abbiamo già parlato di Sissako, il più famoso dei registi
africani (che non sono numerosi). Con Timbuktu, è un altra forma di postura, il
film politico, ma trattato come una fiaba, un piccolo teatro con delle belle
persone, dei bei paesaggi e una bella musica.
Nel film di Anderson, siamo davanti ad un altro genere, il
cinema americano, con attori famosi e un budget importante. A differenzia degli
altri, Inherent Vice non pretende di dare un messagio alla civilizzazione,
nessun discorso politico. La postura è del tutto formalista, un
auto-riferimento cinematografico, un gioco solo dedicato alla performance
dell’attore, Joachim Phenix. E malgrado la vacuità totale della storia,
malgrado la noia dello spettatore, questo film è riuscito a sembrare
interessante alla critica…
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