giovedì 25 settembre 2014

GLI INGEGNERI DELLA ROMA ANTICA




Tre settimane dopo il mio viaggio a Roma, sono ancora meravigliato dal talento e dalla scienza degli italiani della Roma antica.

Nell'antichità, un milione di persone vivevano nella capitale dell'Impero. Bisognerà aspettare fino al XIX secolo perché una città europea raggiunga una popolazione cosi importante, Londra.

Gli ingegneri hanno concepito straordinarie invenzioni. Roma era un posto paludoso. Hanno costruito una rete di corridoi sotterranei per drenare l'acqua e prosciugare tutto. L'acquedotto poteva fornire due volte più di acqua pro capite rispetto a oggi.
Ancora oggi alcune gallerie continuano a funzionare.

Una cosa originale da vedere a Roma è il monte Testaccio. Una collina dove i romani buttavano via milioni di anfore rotte. Oggi, si può vedere una piccola montagna alta di più di 30 metri.

Erano diventati maestri dell'architettura e della costruzione. È una meraviglia vedere il Pantheon. La cupola sembra nuova ma non lo è. È fatta con un materiale simile al cemento, l'"opus caementicium".

Quando si visitano i fori, le terme, così perfettamente immaginati, costruiti, si può sentire ancora oggi il genio dei romani.

Quasi tutte queste tecniche, questa arte, questa scienza, scomparvero per più di 1000 anni. Perché?

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