C’è una mostra,
in questo momento al Centro Pompidou, che ho visto due volte, sull’opera di
Pierre Huygue, un artista francese.
Questo, nato nel 1962 fa parte di una nuova generazione di
artisti, come Philippe Pareno (un’altra mostra al Palais di Tokyo) che si
interessano a molte cose. Nella mostra al Centro Pompidou, si possono vedere allo stesso tempo, delle fotografie, dei video, delle installazioni diverse e
anche una sorta di esibizione artistica.
La mostra si presenta come un percorso ludico, un labirinto
dove si incontrano degli animali, sia nei film, sia in un acquario (stupendi
ragni d’acqua), o sotto forma di un cane bianco e magro, che passeggia, tranquillo,
nelle stanze. Si può sentire ee vedere la donna che faceva la voce francese di
Bianca Neve per Disney, molto tempo fa.
L’arte contemporanea, oggi, funziona spesso come un parco giochi, in cui si possono trovare delle cose strane, divertenti, e talvolta interessanti.Pierre Huygue costruisce un piccolo mondo, naturalmente onirico, fatto con le sue esperienze e anche alcuni esperimenti, un mondo eclettico che l’artista riesce a farci condividere, a condizione che gli si dedichi il tempo.
Qualche anno fa sono andata a una mostra d'arte contemporanea e d'arte moderna , la collezione PINAULT a Venezia nel palazzo Grassi. E francamente non ho capito nulla , ho visto un bambino in ginocchio con la faccia di Hitler una moto incollata
RispondiEliminaal soffitto , una stanza tutta bianca in cui la gente poteva scrivere , un armadietto con delle pillole , una mucca tagliata a fette e anche altre cose molto strane per me . Penso che avrei dovuto fare la visita guidata con tutti artisti che mi avrebbero spiegato tutto il loro pensiero . Sono rimasta delusa dalla mostra e anche perché ho scoperto che non ho la mente abbastanza aperta per godere dell' arte moderna - purtroppo-
A parte questo ho visto nel 2013 una mostra di RON MUECK uno scultore australiano che realizza delle sculture "umane" , creature giganti o minuscole con un realismo sorprendente . Da vedere per essere sbalorditi quando tornerà a Parigi .