giovedì 1 agosto 2013

GLI OGGETTI PIU' CARI



Ecco un articolo in italiano che mi ha interessato : Gli oggetti parlano di noi. E noi viviamo  con loro e attraverso di loro. Lo  spiega Giovanni Starace, docente di  psicologia sociale all’Università di  Urbino, in Gli oggetti e la vita. «Le  cose che abbiamo intorno e che  usiamo ogni giorno sono un’espressione  diretta del nostro mondo interno.  Così come il modo in cui consideriamo  e trattiamo gli oggetti, o  il fatto che li conserviamo o buttiamo. Più in generale,  prendersi cura degli oggetti è importante  dal punto di vista psicologico:  significa prendersi cura delle proprie  parti più fragili, più infantili." Voi che ne pansate? Quali sono i vostri oggetti più cari?

Lelia 

11 commenti:

  1. Jean Baptiste8/01/2013

    Ne ho due da cui non mi separo mai. Innanzitutto i miei occhiali: io perdo tutto ma non questo paio di osso, marrone scuro, maculati e grandi, che ormai ho da otto anni, e a cui cambio solo le lenti. Li ho trovati da un ottico qui a Parigi: dopo averne provati di tutti i tipi per oltre tre ore, quando li ho indossati ho capito di aver trovato quelli perfetti per me. Ci sono molto affezionato, sono un feticcio ma anche una necessità, perché altrimenti non ci vedo. E poi ho il mio cuscino. L’ho comprato dieci anni fa e lo porto sempre con me, in
    viaggio ma anche se sono ospite da amici. Mi dà sicurezza, so che dormirò bene. Il cuscino è l’elemento determinante del mio sonno: lo uso anche in aereo, poi quando arrivo gli cambio la federa e lo uso la notte. Mi fa sentire a casa. È azzurro in piuma d’oca. Se lo perdessi, uno identico andrebbe bene lo stesso.

    Jb

    RispondiElimina
  2. Ne ho diversi, ultimamente però sono affezionato soprattutto a un profumo. La sua fragranza mi fa stare bene e la boccetta mi appaga molto esteticamente: è disegnata benissimo. Si tratta di una boccetta di Blanche di Byredo. L’azienda è svedese ma il profumo viene prodotto in Francia. La boccetta è supersemplice: un cilindro in vetro bianco con cappuccio semisferico
    nero. Anche l’etichetta è molto semplice: bianca con caratteri neri. In questo caso, oltre al profumo in se stesso c’è l’aspetto della boccetta, che rievoca quel tipico mondo
    di quando si andava dal barbiere negli anni 50 e 60. Un’atmosfera un po’ déco e un po’ vintage che in questo momento di crisi può sembrare un ritorno a un periodo che per l’Italia è stato di felicità».

    Paolo

    RispondiElimina
  3. Nel millenovecentottantotto, per la mia cresima, ho ricevuto soldi da tutta la mia famiglia. Con questi soldi, mi sono comprato il « Grand Larousse Universel » in quindici volumi. Era una delle più belle enciclopedie in quel tempo. Oggi invece, questi libri bellissimi sono completamente superati, e poiché occupano molto spazio, li ho messi nel mio garage. Non so ancora che cosa ne faremo quando traslocheremo, fra qualche settimana. Tenerli, e metterli nel nostro prossimo garage ? darli ad un’associazione africana ? darli agli « encombrants » ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Philippe8/19/2013

      Caro Nico, o ti decidi a leggere questa enciclopedia (finalmente !), o puoi darla ad EMMAUS (ci sono molti libri in vendita nei centri EMMAUS, e accettano i doni).
      Io, non la voglio, grazie !

      Elimina
  4. Sophie8/19/2013

    Non ho un oggetto particolaramente più' caro. Ma posso dire che mi piacciono i miei libri "Lagarde & Michard". Non li venderò' mai. (Anche se non li leggo mai ;)... Quando ero giovane, mi hanno accompagnata nella mia scoperta della letteratura francese e soprattutto nella mia conoscenza degli autori del diciassettesimo e diciottesimo secolo che mi piacevano molto. questi libri sono magici. Ogni tomo mostra un secolo di letteratura. Ho i sei tomi dal medioevo al ventesimo secolo. Penso che oggi, forse, esista un tomo per la letteratura del ventunesimo secolo ?
    A presto,
    Sophie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Philippe8/29/2013

      Cara Sophie,
      non penso che ci sia un nuovo tomo per il ventunesimo secolo (sono passati solo tredici anni).
      Inoltre, questa collezione non è più studiata a scuola (penso che sia un peccato, la penso come te).
      Ho parlato con dei colleghi a lavoro, alcuni pensano che questi libri siano della letteratura per i “mediocri” ! Dicono questo perché ci si possono trovare degli estratti delle opere e delle biografie, e così non bisogna leggere i libri per intero. Quindi io sono mediocre...

      Elimina
  5. Clemencia8/25/2013

    L'oggetto da cui non mi separo quasi mai è la mia collana di giada. Nella cultura cinese, la giada à una pietra di un carattere mite e può servire da amuleto per proteggere contro i brutti spiriti. Ecco perché i cinesi ricevono spesso braccialetti di giada quando sono bambini. Ho ricevuto la mia prima collana quando avevo sei anni, e porto la nuova collana da otto anni. Questa seconda collana è un regalo dei miei genitori.

    RispondiElimina
  6. Agnès9/04/2013

    Cara clemencia,
    qui in Francia, regaliamo spesso delle collane d'ambra ai bambini; si dice che l'ambra sia buona per la salute.Si può anche comprarle per gli adulti come regalo, perché l'ambra è anche una bella pietra.

    RispondiElimina
  7. Maxime8/21/2014

    Caro JB
    Grazie per il tuo messaggio. Sono veramente stupito dai tuoi oggetti perché io ho l’impressione di essere molto classico., per quanto mi riguarda. In effetti pensandoci bene non ho trovato oggetti più esotici del moi portafoglio, delle chiavi e del cellulare ! Il tuo rapporot con il cuscino mi interessa molto : fa forse riferimento ad una espressione di Balzac sugli oggetti inanimati… Spero che sia facile trovarne un altro simile se lo smarrisci ! Per gli occhiali, è senza dubbio un oggetto unico ! Miauguro di avere l’opportunità di vederli prossimamente ! A presto

    RispondiElimina
  8. Hélène10/20/2016

    Siamo abituati a trasferirci e ogni volta é la stessa cosa : le cose conserviamo ! Sono discussioni senza fine perche ci sono cose che non hanno nessun utilizzo ma fanno parte della memoria. Dunque abbiamo deciso che sarà possibile custodire tutte le cose legate ai ricordi ma per le altri se non sono utilizzate per 2 anni sono inutili e le gettiamo. Sfortunatamente, è successo che, molti anni dopo, una cosa gettata diventa necessaria !
    Un trasloco é difficile perche occorre prendere delle decisioni e ogni volta che lo si voglia o no é una perdita. Non penso che ci sia una differenza tra gli uomini e le donne perché getto facilmente e mio figlio custodisce molto.

    RispondiElimina
  9. Michael10/20/2016

    Se gli oggetti sono il riflesso e l'espressione del mio mondo interiore, penso che dovrei vedere uno psicologo; Ho un rapporto affettivo con gli oggetti;
    La loro funzione é importante e non mi piacciono i gadget.
    Amo l'idea che un uomo, di preferenza un artigiano, abbia fatto quest’oggetto, che diventa attraverso la sua competenza , un 'estensione della sua anima.
    Si dovrebbero avere degli oggetto per una funzione.
    Per me non è possibile, devo avere diverse penne, orologi o accendini da abbinare con l’umore del giorno.
    Talvolta, penso che sono snob, pretenzioso e che sono troppo materialista.
    In questi momenti, scelgo nella mia collezione un orologio meccanico, con le lancette blu, e con un cinturino in pelle di vitello morbidissima, riempio la mia penna con un inchiostro viola e allora, so che la giornata sara un pò piu bella.

    RispondiElimina