domenica 11 maggio 2014

IL VOTO CONTRO




Ciao a tutti, vorrei inserirmi negli ultimi discorsi politici per analizzare con voi la psicologia del voto contro. Sono dell’avviso che  un grande numero di elettori voti non perché condivide il programma di un partito politico ma per avversare e farla pagare ad un altro. Il “voto contro” rispetto al “voto per” ha un vantaggio importante: posso sentirmi libero di non appartenere al partito per cui voto: in questo modo se il partito che ho votato compie errori o non adempie alle promesse elettorali mi sentirò meno “colpevole”. Fino a quando esistevano due grandi coalizioni che si contrapponevano il “voto contro” era relativamente facile, ma adesso il discorso è più complesso.    Nell’ultima campagna elettorale tre grossi partiti si sono contrapposti, per cui coloro che hanno sempre votato contro qualcuno si sono trovati in difficoltà, perché hanno dovuto scegliere fra gli altri due. Credo che sia per questo motivo che nei sondaggi il numero degli indecisi è molto più ampio rispetto al passato ed è per questa strana situazione che il FN in Francia e i grillini in Italia raccolgono sempre più voti. Io ho la speranza che molti di coloro che “votano contro” abbiano il desiderio di costruire qualcosa, invece di disperdere il loro voto come stanno facendo.

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