Ciao a tutti, vorrei inserirmi negli ultimi discorsi politici per
analizzare con voi la psicologia del voto contro. Sono dell’avviso che un grande numero di elettori voti non perché
condivide il programma di un partito politico ma per avversare e farla pagare
ad un altro. Il “voto contro” rispetto al “voto per” ha un vantaggio importante:
posso sentirmi libero di non appartenere al partito per cui voto: in questo
modo se il partito che ho votato compie errori o non adempie alle promesse elettorali
mi sentirò meno “colpevole”. Fino a quando esistevano due grandi coalizioni che
si contrapponevano il “voto contro” era relativamente facile, ma adesso il
discorso è più complesso. Nell’ultima campagna elettorale tre grossi partiti si sono contrapposti, per
cui coloro che hanno sempre votato contro qualcuno si sono trovati in
difficoltà, perché hanno dovuto scegliere fra gli altri due. Credo che sia per
questo motivo che nei sondaggi il numero degli indecisi è molto più ampio
rispetto al passato ed è per questa strana situazione che il FN in Francia e i
grillini in Italia raccolgono sempre più voti. Io ho la speranza che molti di
coloro che “votano contro” abbiano il desiderio di costruire qualcosa, invece
di disperdere il loro voto come stanno facendo.
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