mercoledì 20 novembre 2013

LA CRISI RIVOLUZIONA IL CONDOMINIO



Cari amici, Sono appena tornata da Milano, dove vive il mio compagno, ed ho fatto una bella scoperta ecologica. Nel suo condominio stanno sperimentando su piccola scala delle grandi innovazioni di comportamento: dall’abbandono dell’usa e getta alla lotta contro gli sprechi.  Prima hanno cominciato con la raccolta differenziata dell’olio usato. Poi il bike sharing condominiale, con le vecchie bici inutilizzate rimesse a nuovo da una ciclo-officina: ora sono tutte dipinte di rosso e non si fermano un attimo. Infine la fontanella in cortile con l’acqua pubblica filtrata, refrigerata e, a richiesta, con gas: in sei mesi sono andati via 20 mila litri, senza consumare un solo grammo di plastica.  Mi hanno spiegato che in altri condominii si è anche creato un punto di condivisione dei piccoli oggetti che si usano di rado: dal trapano all’avvitatore, dalla scala lunga al «cento gradi» per pulire. Io trovo che sia un’idea molto bella, e non si tratta solo di un vantaggio ecologico, in questo modo  si ricostruiscono anche i legami di vicinato. Conoscete dei condomini a Parigi che attuano progetti simili ? Come sono i vostri rapporti con i condomini ? Io talvolta provo a fare conoscenza con loro, ma spesso ricevo sorrisi di circostanza e tutti si riduce ad un semplice saluto. Hawa

2 commenti:

  1. Philippe11/20/2013

    Ciao Hawa,
    Hai ragione, a Parigi, i legami di vicinato sono ridotti spesso a " buongiorno ! buonasera !", a meno che non si faccia parte del consiglio sindacale (si vedono i vicini ogni giorno o quasi).
    Per la condivisione degli oggetti tra vicini, visto che gli appartamenti sono piccoli, una buona idea sarebbe di condividere una lavatrice e un asciugabiancheria in cantina. Un collega mi ha detto che è una cosa comune a New York.
    A proposito della raccolta differenziata , penso che a Parigi non vada bene. La cernita è fatta male, lo vedo molto spesso.

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  2. Stéphane10/20/2016

    Ciao Hawa,

    Trovo che il tuo compagno sia fortunato a vivere questa esperienza coi suoi vicini. I legami di vicinato devono essere realmente diversi quando i condomini condividono un progetto identico e nuovo.

    Non so se tali iniziative siano più diffuse in Italia che in Francia, ma non conosco direttamente degli esempi e ho visto solo dei reportage a proposito di questo modo di vivere, in particolare nei paesi del Nord dell'Europa, come Svezia o Danimarca. Ma a Parigi, probabilmente esiste, in modo molto ridotto, perchè ci sono dei politici ecologisti, che militano a favore di ciò.

    Nel nostro palazzo, sono ad anni luce dal mettere in atto tale iniziative! Primo, perchè è un palazzo grandissimo con numerose persone, di età molto diverse, nonchè di categorie sociali differenti, dunque è difficile raggiungere una maggioranza. Secondo, perchè la preoccupazione della maggior parte delle persone che abitano qui, è di limitare i costi, e non hanno la stoffa ecologica e
    participativa.
    Non so se il palazzo del tuo compagno sia piccolo, con delle persone della stessa età o preoccupazione, ma nel nostro caso, è veramente difficile cambiare qualcosa.

    A parte questo, grazie ai nostri bambini, che vanno alla stessa scuola degli altri bambini del palazzo, abbiamo incontrato gli altri genitori e siamo diventati amici con alcuni. Un evento annuale molto simpatico che è organizzato ogni anno è la "festa dei vicini". Un barbecue è preparato e ciascuno porta qualcosa da mangiare o bere. Semplice ma efficace per scoprire gli altri vicini. Esiste anche
    nel tuo palazzo ?

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