Il nuovo
film di spionaggio americano, "Argo", è interessante da almeno
due punti di vista. Innanzittutto, il film comincia con un richiamo storico a
proposito dell'Iran: nel 1945, dopo les prime elezioni libere, il
presidente Modassegh è stato eletto e ha ri-nazionalizzato il petrolio
iraniano, perché gli Iraniani trattengono i profitti del loro olio
nero, al posto di offrirlo alle multinazionali inglesi e americane. Poco
tempo dopo, questi due paesi, normalmente democratici, hanno sostenuto un colpo
di stato e il nuovo dittatore, il shah, è diventato un personaggio crudele e
detestato. Chiaramente, in questo contesto, i cattivi sono gli Americani, e il
film non nega questa realtà. Nel cinema purtroppo, la verità e la realtà non
fanno sempre i migliori film, e quindi, quando la CIA deve provare a recuperare
sei impiegati dell'ambasciata americana, cacciati dai rivoluzionari khomenisti,
i cattivi sono adesso gli Iraniani con barba, abito verde militare, mitra
sempre caldo e facce violente. E questo è il contesto ideale per un perfetto thriller
di spionaggio ispirato ad una storia vera. Il piano dell'esperto in "exfiltrazione"
della CIA, è di far credere ai miliziani barbuti che gli impiegati ricercati
sono in realtà venuti in Iran per girare un film... non diamo dettagli sulle numerose
peripezie che accadono nel film, ma... andate a vederlo !
Cari Nico e Sophie,
RispondiEliminaAnch’io ho visto Argo, film che Luca mi ha detto esservi piaciuto molto. Ciò che mi ha colpito è che il film non si ferma mai. Il moi respiro era sempre bloccato. Alla fine, c’è una scena che mi ha fatto venire la pelle d’oca : nel bus dell’aeroporto, quando questo non vuole partire. Per me la tensione li’ era quasi troppa. Penso che Ben Affleck si sia scelto davvero un bel ruolo, ma è facile quando sei tu che hai scritto il film, l’hai realizzato e lo hai anche prodotto !